- T3 FCU, costituita da Tether, Tron e TRM Labs, ha come obiettivo la lotta ai crimini legati all'USDT.
- USDT su Tron ha registrato un volume illecito di 19,3 miliardi di dollari.
Nel contesto della crescente crisi delle truffe sulle criptovalute, Tether, l'emittente della stablecoin USDT; Tron, l'organizzazione decentralizzata dietro la blockchain di Tron; e TRM Labs, una società di intelligence blockchain con sede a San Francisco, si sono uniti per creare la T3 Financial Crime Unit (T3 FCU).
Questa partnership strategica mira a contrastare le attività illegali che coinvolgono USDT sulla blockchain di Tron, segnalando uno sforzo concertato per migliorare la sicurezza e l'integrità nel settore delle criptovalute.
I dirigenti intervengono…
Commentando lo sviluppo, il fondatore di Tron Justin Sun ha dichiarato in un documento rilasciato da Tether,
“Il nostro obiettivo è creare una comunità crittografica più sicura e protetta, stabilendo un nuovo standard per il settore”.
Secondo il rapporto, l'Unità per la lotta ai reati finanziari T3 ha compiuto notevoli progressi nella lotta ai reati finanziari sin dalla sua istituzione.
In collaborazione con le forze dell'ordine, l'iniziativa è riuscita a congelare oltre 12 milioni di dollari in USDT legati a varie attività illecite, tra cui truffe e ricatti sugli investimenti.
Ad oggi, l'unità ha identificato 11 vittime e si prevedono ulteriori casi man mano che le indagini procedono.
Le ragioni dietro l’aumento dei crimini
L'adozione diffusa di stablecoin come USDT, che vanta una capitalizzazione di mercato superiore a 118 miliardi di dollari, ha purtroppo attirato malintenzionati.
Con oltre la metà dell'offerta di USDT gestita sulla blockchain Tron, la portata e l'accessibilità di queste risorse le hanno rese un bersaglio allettante per attività illecite.
Riconoscendo i progressi compiuti nell'affrontare queste sfide e apprezzando la collaborazione, il CEO di TRM Labs Esteban Castaño ha osservato:
“Siamo stati la prima azienda di intelligence blockchain a iniziare a mappare le attività illecite su Tron: collaboriamo su questo fronte dal 2019, ma questa iniziativa ci spinge ancora oltre”.
Ha aggiunto,
“Tron sta anche investendo in modo significativo per monitorare le attività illecite, quindi stiamo espandendo sia le capacità investigative che quelle di intelligence sulle minacce”.
Sebbene l'impegno finanziario non sia stato reso noto, l'obiettivo sembrava chiaro.
Cosa indicano i numeri?
Ad agosto, Tron vantava oltre 247 milioni di account utente e più di 8 miliardi di transazioni.
L'attrattiva della piattaforma, caratterizzata da commissioni basse e stabilità, ha attirato anche malintenzionati.
Il rapporto di aprile di TRM Labs ha evidenziato che USDT su Tron ha guidato le stablecoin in termini di volume illecito, con 19,3 miliardi di dollari nel 2023, rispetto ai 428,9 milioni di dollari di USDC.
Il rapporto ha anche rivelato che il 45% di tutte le transazioni illecite di criptovalute è avvenuto su Tron lo scorso anno, in aumento rispetto al 41% del 2022, mentre Ethereum [ETH] e Bitcoin [BTC] erano responsabili rispettivamente del 24% e del 18%.
Nel marzo 2023, la SEC ha citato in giudizio il fondatore di Tron Justin Sun e le sue società per presunte offerte non registrate e manipolazione del mercato che coinvolgevano i token TRX e BTT, sebbene il team legale di Sun contesti queste accuse.
Altri rapporti sui crimini crittografici
Detto questo, un recente rapporto dell'FBI statunitense, datato 9 settembre, ha rivelato un drammatico aumento delle frodi e delle truffe legate alle criptovalute, che sono aumentate del 45% nel 2023 rispetto all'anno precedente.
Questa ondata di attività illecite ha causato perdite impressionanti, superiori a 5,6 miliardi di dollari.
Inoltre, la società di sicurezza blockchain Peckshield ha segnalato che ad agosto si sono verificati oltre dieci importanti attacchi informatici nel mercato delle criptovalute, che hanno causato perdite sostanziali per un totale di 313,86 milioni di dollari.
Pertanto, mentre le stablecoin sono sottoposte a un esame sempre più approfondito, resta da vedere se questa partnership stabilirà un nuovo punto di riferimento per la sicurezza delle criptovalute.